"Era giunta l'ora di resistere. Era giunta l'ora di morire da uomini per vivere da uomini" Piero Calamandrei

Perchè
Sentieri Resistenti

La guerra di Liberazione ha certamente giocato un ruolo chiave nella storia d'Italia. Dopo vent'anni di dittatura e di regime, la Resistenza ha segnato l'esplicita rottura del consenso dato dal Paese al fascismo. Di più, l'esperienza partigiana ha ridato vita ai valori avversati dal fascismo, come la libertà, la democrazia e la giustizia sociale che la nostra Costituzione pone tra i Principi fondamentali. A quasi 80 anni dalla fine del conflitto, la scomparsa dei protagonisti rischia tuttavia di far sbiadire la memoria di quella straordinaria stagione morale e politica. Occorre allora rinvigorire quella memoria ancorandola ai luoghi in cui i partigiani hanno rischiato - e spesso perduto - la vita ed ai segni materiali che testimoniano la riconoscenza delle comunità locali. Le Alpi occidentali, uno degli scenari decisivi della guerra di Liberazione, sono punteggiate di quei luoghi e di quei segni di memoria che Sentieri Resistenti vuole valorizzare. E' in questa prospettiva che progettiamo percorsi escursionistici incentrati sulla Resistenza, capaci di promuovere insieme la consapevolezza storica e civile, la conoscenza profonda del territorio ed il rispetto dell'ambiente. Con la proposta di itinerari adatti a "ricordare con i piedi" vogliamo infine offrire una modesta ma qualificata opportunità di crescita alle aree montane rimaste ai margini dello sviluppo turistico. Valga infine questa nostra iniziativa come ringraziamento alle "terre alte" per il quotidiano sostegno offerto ai partigiani anche a costo di lutti e distruzioni feroci.






   LA STORIA

   LA RESISTENZA VALLE PER VALLE

  14 giorni su SDR
  "SENTIERI DELLA RESISTENZA"

Sentieri Della Resistenza collega luoghi e segni di memoria della Resistenza nelle Alpi occidentali del Torinese. Lungo più di 200 km, l'itinerario si snoda tra l'alto Canavese occidentale e le valli di Lanzo, di Susa, del Sangone, del Chisone, del Germanasca e del Pellice nella splendida cornice paesaggistica e ambientale tipica delle quote altimetriche medio-basse. Il periodo migliore per cimentarsi con il Trekking è dunque quello tra l'inizio dell'estate e il medio autunno, quando i corsi d'acqua non sono in piena e gelo e neve non creano insidie. Utilizzando una secolare rete di sentieri tra pascoli e selve di conifere e latifoglie, il Trekking accompagna negli alpeggi e nei villaggi dov'erano le basi delle formazioni partigiane. Attira inoltre l'attenzione sui segni della riconoscenza che comunità grandi e piccole hanno dedicato al sacrificio dei caduti: dalle lapidi ai monumenti, dai parchi agli ecomusei. Le strutture ricettive e gli esercizi commerciali supportano con puntualità chi fruisce dell'itinerario, mentre la rete del trasporto pubblico da e verso Torino rende possibile una percorrenza anche solo parziale. Grazie al finanziamento del programma di cooperazione transfrontaliera ALCOTRA Italia - Francia (Piano Integrato Tematico Pa.C.E - Patrimonio, Cultura, Economia -, Progetto Dec x Prom - Scoprire per Promuovere -), la Città Metropolitana di Torino sta attualmente provvedendo a infrastrutturare il Trekking con segnali direzionali e pannelli informativi.